|
02/03/2011 17:07 | |
... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!
Fra le banalità
Gianfranco Ravasi
La beata Teodora disse: «Chi perde oro o argento, può ritrovarne altro; ma chi perde il tempo alla ricerca delle cose vane di questa vita non lo ritroverà mai più».
S'intitola I detti delle madri del deserto (Mondadori) e ci offre la traduzione del Meterikon, la prima opera della spiritualità cristiana tutta al femminile, elaborata nel XIII sec. Tra queste donne, che - come i più celebri padri del deserto - vivevano nelle aspre solitudini in contemplazione orante, brilla la figura di Teodora, la figlia maggiore dell'imperatore di Costantinopoli Isacco II Angelo, divenuta monaca.
È lei a guidarci oggi nella riflessione con uno dei suoi detti di grande semplicità e intensità.«Perché non comprendete quest'ora?», gridava Gesù ai suoi interlocutori distratti che lasciavano svanire l'occasione offerta da Dio attraverso la presenza del Figlio suo. Teodora ricalca quell'interrogativo e lo fa di nuovo serpeggiare in mezzo alla nostra distrazione, alla nostra superficialità, alla nostra perdita di tempo nella «ricerca delle cose vane».
Molti non s'accorgono del fluire dei giorni, presi come sono dall'esteriorità; altri non sanno come far passare il tempo perché impigriti o chiusi in se stessi. Aveva ragione il critico d'arte Bernard Berenson (1865-1959) quando annotava: «Ammazzare il tempo, invece di impiegarlo come la vera sostanza della vita vissuta e non semplicemente trascorsa, è senz'altro il peccato dei peccati».
Preoccupàti delle cose e delle banalità, dissolviamo incessantemente il patrimonio più prezioso: quello della vita.
Fonte -
|
|
|