... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!
«Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa
che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi
e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male»
Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole
agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo
frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con
lei, e anch’egli ne mangiò»
(Gn 3, 4-6)
«Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo;
contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io
amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco»
(Gv 14, 30-31)
«Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo
stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante
la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e
liberare così quelli che, per timore della morte, erano
soggetti a schiavitù per tutta la vita.
Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo
sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano
Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.
Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto
personalmente, egli è in grado di venire in aiuto
a quelli che subiscono la prova»
(Eb 2, 14-18)