Il mio nome è Mollica

A volte ti ritrovi un cognome che nulla ha da spartire col tuo modo di essere. Chi scrive ad esempio seppur faccia Marino non sa neppure nuotare.
A volte invece l’anagrafe registrandoti alla nascita segna la tua esistenza. Vincenzo Mollica.
Già, un cognome che riporta all’amato/odiato cuore del pane. Quello che ti fa impazzire e butti giù per primo, quello che elimini immediatamente perché qualcuno ti ha inculcato sia veleno per un disperato alla ricerca della forma perduta.
Vincenzo Mollica. Il giornalista che non ha mai visto un film scadente, che non si è mai imbattuto in un cd scarso, che non ha mai incontrato un artista antipatico. Un Fenomeno.
Vincenzo Mollica. La sigletta della rubrichetta più agghiacciante della tv. Il titolo più agghiacciante: DO,RE,CIAK,GULP. La solita dolce marmellata spalmata sul cd, servita su un trailer, inscatolata in una copertina di libro.
Se il Tg1 non servisse il dessert di Mollica, ci sentiremmo come quando ci si alza dal tavolo senza aver addentato neppure un cioccolatino. Manca qualcosa…
Ecco la prova che Mollica si nasce. Se ci sei ti buttano, se non ci fossi se ne sentirebbe la mancanza.

quanto è stravero

ricordo che ha sctroncato qualche film praticamente perchè i protagonisti non gli avevano concesso l'intervista.
tu dici "non ha mai visto un film scadente". io mi chiedo, ha mai visto un film?

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Scritto da: piperitapatty 06/12/2004 23.36
quanto è stravero

ricordo che ha sctroncato qualche film praticamente perchè i protagonisti non gli avevano concesso l'intervista.
tu dici "non ha mai visto un film scadente". io mi chiedo, ha mai visto un film?:xorbite:

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Credo di no, Pippy! Come non ha mai visto uno spettacolo teatrale, un'opera, un musical, un'operetta, un concerto rock... Però parla di tutte queste cose come se ne fosse competente, ed è pure pagato per farlo. Anch'io lo sono, ma molto meno di lui, ed ho studiato per molti anni prima di riuscire a fare il critico teatrale...

Quello che mi fa morire di mollica è:

se devi fare una rubrica di cinema, non parlare del cinema spazzatura, no???
tanto quelli hanno tanta di quella pubbicita che lo vedrenno un sacco di pensone comunque e poi ne parlano tutti in qualsiasi programma.....
e poi che cavolo puoi commentare???
a me sempra piu pubbicità che altro, e questo dal mio punto di vista è un peccato mortale.... ci sono tanti splendidi film di cui non parla nessuno, almeno una rubrica dedicata al cinema dovrebbe farlo, chi se no???...
E poi quello che mi fa morire ulteriormente è che lui trova un signicato profondo sul senso della vita anche nel film piu commerciale che esiste...
i due ultimi episodi che mi hanno colpito: le metafore sul senso della vita in "Io, robot" e e le lezioni di vita degli "incredibili" ....
...cose che ha rovato solo lui, se veramente li ha visti....

beh sai black, lui recensisce (che paroloni ) solo i film iper commericali perchè è più facile trovare la trama e raccontarcela. se deve anche perdere tempo per andare a scartabellare i film sconosciuti gli si ruba tempo per la pajata con le cotiche

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Scritto da: Douphol 07/12/2004 13.05

Credo di no, Pippy! Come non ha mai visto uno spettacolo teatrale, un'opera, un musical, un'operetta, un concerto rock... Però parla di tutte queste cose come se ne fosse competente, ed è pure pagato per farlo. Anch'io lo sono, ma molto meno di lui, ed ho studiato per molti anni prima di riuscire a fare il critico teatrale...

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Il dupollo mollicone

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Scritto da: ipercafone 11/12/2004 1.14



Il dupollo mollicone

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io lo pensavo più... lumacone

Come disse una volta Benigni: "Mollica? Un pezzo di pane!"

Forse fa così per non crearsi dei nemici o è davvero così "buono"... avete mai visto Marzullo nel programma sul cinema "Cinematografo"? Io non ci riesco... e dire che il cinema è la mia passione... ma proprio non ce la faccio!

bravo!

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Scritto da: marco.marino 02/12/2004 15.08
A volte ti ritrovi un cognome che nulla ha da spartire col tuo modo di essere. Chi scrive ad esempio seppur faccia Marino non sa neppure nuotare.
A volte invece l’anagrafe registrandoti alla nascita segna la tua esistenza. Vincenzo Mollica.
Già, un cognome che riporta all’amato/odiato cuore del pane. Quello che ti fa impazzire e butti giù per primo, quello che elimini immediatamente perché qualcuno ti ha inculcato sia veleno per un disperato alla ricerca della forma perduta.
Vincenzo Mollica. Il giornalista che non ha mai visto un film scadente, che non si è mai imbattuto in un cd scarso, che non ha mai incontrato un artista antipatico. Un Fenomeno.
Vincenzo Mollica. La sigletta della rubrichetta più agghiacciante della tv. Il titolo più agghiacciante: DO,RE,CIAK,GULP. La solita dolce marmellata spalmata sul cd, servita su un trailer, inscatolata in una copertina di libro.
Se il Tg1 non servisse il dessert di Mollica, ci sentiremmo come quando ci si alza dal tavolo senza aver addentato neppure un cioccolatino. Manca qualcosa…
Ecco la prova che Mollica si nasce. Se ci sei ti buttano, se non ci fossi se ne sentirebbe la mancanza.

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Mollica riesce a glorificare qualunque cosa.. secondo me direbbe che anche il cd di danny losito è grandioso, importante, sensazionale, inserito nella storia della musica italiana.. e non solo!

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Scritto da: GayAbruzzo 15/03/2005 13.55
Mollica riesce a glorificare qualunque cosa.. secondo me direbbe che anche il cd di danny losito è grandioso, importante, sensazionale, inserito nella storia della musica italiana.. e non solo!

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buahahahahha