SALVO LA ROSA
Intervista al noto presentatore siciliano, arrivato anche sugli schermi nazionali grazie a Destinazione Sanremo, lo scorso anno. Un uomo straordinario che in Sicilia è considerato un vero e proprio mito, portato alla ribalta dal programma Insieme, trasmesso da Antenna Sicilia.
L’intervista è stata realizzata con la collaborazione degli utenti del forum del sito web www.telegiornaliste.com
Salvo com’è iniziata l’avventura televisiva e la sua passione per la tv?
“La passione per la tv l’ho avuta da sempre, da quando ero ragazzino: a scuola, io e un mio compagno, facevano il giornale di classe, con un’impaginazione realizzata con i fogli degli album. Per me, però, era come un giornale vero. Poi, in seconda media, abbiamo costruito un trasmettitore radio e io feci la radiocronaca della finale di campionato calcio delle terze medie. Infine al teatro dei salesiani – io frequentavo la scuola dei salesiani di Catania- facevo il presentatore alle recite e a sedici anni e mezzo ho scritto il primo articolo per il giornale La Sicilia. Qualche anno dopo sono arrivato in televisione, con Antenna Sicilia, per la quale ancora lavoro”.
Oggi Salvo La Rosa è un vero e proprio mito, nella sua terra. Ha dovuto faticare per acquisire notorietà?
“Sì, anche perché non sono figlio d’arte: mio padre fa il commerciante. Entrare nel giro è stato difficile, ho lavorato molto e con grande passione, perché questo è un lavoro che si fa innanzitutto con la passione. La trasmissione Insieme, che è cominciata nel ’94 e quest’anno compie dieci anni, mi ha aiutato molto: è stata un’esplosione di simpatia, ha gli ascolti più alti anche di tutte le trasmissioni nazionali ed è stato un fenomeno mediatico incredibile, di cui mi sono sorpreso io stesso”.
Qual è stata l’esperienza più bella o significativa del suo lavoro?
“Sicuramente quello che ti dice la gente: noi siamo riusciti ad entrare nelle case delle persone, con grande simpatia e senza disturbare. Le cose più belle che ci dicono sono: ‘voi ci fate compagnia’ e in un momento come questo, di grandi problemi sociali, con gente che ha bisogno di non star da sola, depressioni, è un gran bel complimento che ci fanno. Un’altra cosa bella che ci dicono i telespettatori è: ‘voi non ci fate rimpiangere i programmi Rai e Mediaset’! Queste sono le cose più belle e le sento dire da gente di ogni età, anziani, giovani, famiglie: ho un pubblico abbastanza trasversale”.
È meglio lavorare nelle televisioni piccole o in quelle grandi come la Rai? Lei ha condotto diversi programmi anche in Rai, lo scorso anno l’abbiamo vista in Destinazione Sanremo…
“Assolutamente con le televisioni piccole! Anche in Rai, comunque, ho sempre fatto piccole cose, ma importanti, vetrine da cui mi sono affacciato e poi sono tornato a casa. Lavorare alla Rai è stato come fare un master di specializzazione. Qui, nella mia televisione, mi sono guadagnato un posto importante, che mi permette di esprimermi. La nostra emittente è locale, ma molto ben organizzata: la mia trasmissione va in onda da lunedì a giovedì, per due ore e mezza, con ospiti nazionali importanti e serve una struttura dietro per realizzare tutto ciò. Quest’emittente è stata fondata nel 1979 anche da Baudo e nei primi anni ci aiutò molto”.
A proposito di Pippo Baudo, com’è nata la vostra amicizia e quanto ha influito come modello di presentatore?“Ci conosciamo da sempre e ho avuto la fortuna di diventare amico di Baudo, in un momento in cui lui aveva bisogno di avere qualcuno accanto, per dei problemi. L’amicizia è nata come qualcosa di vero, spontaneo e disinteressato: in quel momento Baudo non era neanche in Rai, rientrò a Raitre, nella fascia pomeridiana, dando anche un esempio di umiltà e professionalità per uno come lui che era stato un grande presentatore e poi era sparito”.
Progetti per il futuro sia locali che nazionali?
“Progetti locali, sicuramente, questo decimo anno di Insieme, che comincia con il 24 novembre e andrà avanti fino alla metà di giugno, con grandi ospiti e soprattutto moltissimi comici. I comici sono la vera forza della trasmissione, nostra è stata l’idea di mettere in prima serata una rassegna di comicità, dal 1994, poi oggi è esplosa la mania con Zelig. Speriamo di avere un’apertura satellitare per poter diffondere il nostro programma anche nel resto d’Italia. Le altre prospettive sono tutte aperte, momentaneamente mi piace stare a casa. Infine spero di avere un po’ più di tempo libero per me e ricominciare la palestra”!
Diana Comari
(intervista disponibile anche sul
blog nuvolasenzainverno)
Un saluto a Salvo La Rosa e un ringraziamento per la simpatia e la disponibilità!
Un ringraziamento anche alla persona che ha segnalato il nostro sito a Salvo.
Un grazie speciale ad Anna, l'ammiratrice più accanita di Salvo, che mi ha dato la possibilità di realizzare un'intervista!