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Castelluccio Inf.: in Piazza San Nicola evento in ricordo di Francesco De Rosa
25/07/2021


A Castelluccio Inferiore c’è soddisfazione per come sia andata la serata in Piazza San Nicola, dove è tornato l’appuntamento con “Memorie Migrate”, presentato dalla giornalista del Tg1, e conduttrice di Uno Mattina, Barbara Capponi
La serata è stata imperniata sulla proiezione, in anteprima, del docu-film realizzato con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e attraverso un progetto finanziato dalla Regione Basilicata, “Lucani in Argentina- Appunti per un Documentario su Francesco de Rosa”.
De Rosa era nato a Castelluccio per trasferirsi poi in Argentina, dove nel 1901 depositò il brevetto del "Nikel de la Plata": un metallo che fu usato per molti anni nel settore navale e per la realizzazione di vari oggetti.
Si è potuto arrivare a questo documentario - che si è avvalso della sapiente regia di Giuseppe Papasso - grazie ai risultati degli studi condotti su De Rosa dal noto fisiatra Egidio Sproviero. Quest’ultimo ha spiegato che, per arrivare alla realizzazione di questo lavoro filmato, sono stati necessari 12 anni di sue ricerche.
Sproviero ha anche raccontato le diverse fasi e metodologie utilizzate per arrivare a conoscere questa storia, portando alla luce dettagli completamente sconosciuti. In particolare, ha rivelato che il desiderio di approfondire le notizie su questo personaggio nasce dopo aver letto il suo nome su una targa in una parete a Castelluccio Inferiore. Per cui, tutto nasce dalla curiosità del fisiatra di conoscere il personaggio e di quale lega metallica si stesse parlando, conosciuta con il nome di metallo argentino. Gli elementi di partenza gli sono stati forniti da una discendente.
“Siamo molto soddisfatti della serata - ha commentato Paolo Campanella, sindaco di Castelluccio Inferiore - con la sua scoperta De Rosa dà lustro a tutta la nostra comunità. Noi continueremo nella nostra ricerca poiché è volontà dell’Amministrazione ripercorrere tutto ciò che ha fatto questo nostro concittadino. Inoltre - ha concluso - nell’apertura del prossimo laboratorio di comunità, che mi auguro avvenga verso la fine dell’estate, pensiamo anche ad altri eventi espositivi su quanto trattato ieri. In particolare, pensiamo ad una mostra del materiale raccolto durante questo studio portato avanti in collaborazione con Egidio Sproviero e Giuseppe Papasso”.

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