Oggi è il mio ultimo giorno di calcio. Dopo una vita (28 anni) lascio il mio grande amore professionale. È stata stupenda, intensa e anche ricca di insidie questa relazione. Mi ha dato tanto - grandi programmi, eventi, conduzioni importanti, incontri incredibili - mi ha tolto tanto - omissis...😉 - e ora ci dobbiamo salutare. Mentirei se dicessi che è stata una scelta facile. Dentro, in fondo in fondo, mi sembrava di avere interrotto qualcosa, una parte di me, ma era tempo di cambiare. Sport e aria. Di respirare novità , di rimettermi in gioco, di tagliare un cordone ombelicale ormai mefitico. Ho chiesto - tremando - il divorzio e mi è stato concesso. Del resto c’è la coda di amanti in attesa che bramano le attenzioni di questo signore esigente. Così ho fatto la mia valigia virtuale e ho salutato. Non è più casa mia, non riconosco più mobili, suppellettili, quadri. Sono cambiata. Grazie al cielo aggiungo, ho mutato pelle in questi ultimi 5 anni e ho capito molte cose. Adesso mi prendo qualche giorno e poi, a ottobre, sarò pronta ad accogliere la mia nuova avventura, a percorrere la mia nuova strada senza guardarmi indietro. Non so se sono triste o felice, ma certamente sono molto orgogliosa di me stessa. E carica. A pallettoni.
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