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Domani sera andrà in onda su Rai1 il mio speciale FEMMINILE MUSICALE, dove si affronta per la prima volta in modo approfondito la questione della discriminazione femminile nella musica italiana. Un'inchiesta in cui le artiste, le manager, e tutte coloro che lavorano nella musica, dalla classica al jazz, dal pop al rap, raccontano quanto questo settore in Italia sia misogino. Domenica 2 giugno dopo Che tempo che fa, FEMMINILE MUSICALE di Cinzia Fiorato. Grazie!






Speciale Tg1, domenica 2 giugno a mezzanotte - Raiuno

“FEMMINILE MUSICALE”
Di Cinzia Fiorato

Dalla musica classica al jazz, dalla musica leggera al rap e affini, le artiste italiane faticano a far riconoscere il loro talento e il loro impegno, perché ancora richieste soprattutto e solo come cantanti e interpreti. A Speciale Tg1 un viaggio di Cinzia Fiorato nella musica italiana delle donne, per capire se il loro ruolo è ancora marginalizzato.
Manager, cantautrici, compositrici, strumentiste, arrangiatrici, tecniche del suono, direttrici d’orchestra, sovrintendenti la domanda è: la musica italiana è un settore dove esistono pari opportunità tra i generi o è ancora saldamente nelle mani degli uomini? Molti i problemi che le artiste devono affrontare quando vogliono vivere di musica. In gioco entrano spesso fattori che per un uomo non costituiscono alcun pregiudizio alla carriera, mentre per una donna ancora sono determinanti: l’aspetto fisico, l’età, la mancanza di tutele sociali e giuridiche. Troppe rinunciano prima di arrivare al successo, troppe ancora sentono di non poter essere serenamente artiste nella vita pubblica e donne e madri nella vita privata. Molte sono ancora soggette a ricatti sessuali che deviano il loro percorso. Qualche passo avanti c’è stato, poco e molto in ritardo rispetto ai paesi anglosassoni o del nord Europa. Qualcosa si è mosso, qualche grande manager donna di successo e di potere si è fatta strada in questi anni, ma sono ancora rari esempi, seppure siano tutte donne di grande spessore artistico e umano. Cinzia Fiorato ha raccolto le storie e le opinioni di donne ma anche di uomini che per le donne in musica hanno fatto e fanno molto: da Fiorella Mannoia a Carmen Consoli, Pilar, Tosca, Paola Zukar, Manuel Agnelli, Mara Maionchi, tra le tante testimonianze. Un racconto corale, transgenerazionale, con lo sguardo attento anche alle giovanissime e alla loro istintiva attitudine ad abbattere barriere e stereotipi. Tra le storie raccontate, anche quelle di straordinarie artiste, molto note e stimate nell’ambiente ma che non riescono a entrare nel cosiddetto mainstream, spesso dimenticate dai grandi festival, in affanno in un ambiente che in molti ancora definiscono maschilista e sessista.

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