intervista

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marinaia
00martedì 9 settembre 2003 00:34
Il giornalismo deve dare dispiacere alla politica
I più grandi giornalisti a colloquio con ArticoloVentuno


Il giornalismo e la politica fin dalla loro origine si sono sempre intrecciati, hanno avuto
sempre uno stretto contatto, sia nel bene che nel male. Ultimamente questo rapporto
d'"odio et amo" Ë stato sempre di più, al centro di dibattiti, polemiche, discussioni, critiche;
si sono scritti libri, si sono fatti e si fanno programmi in radio e televisione. Ma quindi, alla luce
di ciò, che rapporto c'è effettivamente tra giornalismo e politica? Che collegamento si viene a
stabilire tra i mezzi di comunicazione e il potere politico? Queste domande le abbiamo
rivolte ad alcuni giornalisti della "Nazionale Giornalisti", che lo scorso maggio, sono stati nella
nostra Reggio, in occasione della "Partita del cuore", giocata contro la Nazionale Cantanti.
A questo quesito ci hanno gentilmente risposto, alcuni tra le firme più prestigiose del panorama giornalistico italiano. Tutti con delle opinioni diverse riguardo questo controverso e
dibattuto argomento. Da Enrico Mentana, direttore del Tg 5, a David Sassoli, giornalista del
Tg 1, da Tony Capuozzo, giornalista della rubrica "Terra" su Canale 5, all' inossidabile Bruno
Pizzull. Proprio quest' ultimo, ci ha detto che" Ë sotto gli occhi di tutti come l'informazione e la
politica siano strettamente legate tra di loro ed Ë chiaro che vi siano delle interconnessioni
abbastanza evidenti. E' sempre stato così fin dall'antichità. Non è un fenomeno del mondo
moderno. Attualmente però è un fenomeno che ha assunto massima visibilità grazie anche a
quelle che sono le evoluzioni della tecnologia informativa, che ha dato maggiore risalto a
questo rapporto. Chi fa politica evidentemente rivolge quella che è la propria attenzione, il
proprio fare e il proprio dire, agli altri uomini e quindi bisogna utilizzare quelli che sono i
mezzi della comunicazione in maniera positiva."

"A volte un giornalista dovrebbe dare un po' di dispiacere alla politica. –dice scherzando, David Sassoli - L'importante è riuscire a garantire un informazione con tanti punti di vista, riuscire sempre a tenere un punto d'equilibrio, non perdendo d' occhio però, che la politica deve essere sollecitata su tanti argomenti: dalla collettività, ai temi sociali, economici, il lavoro, l'organizzazione delle città. Credo che su tutte queste tematiche, il giornalismo possa essere un po' un barometro degli umori collettivi, e deve cercare di rappresentarli con equilibrio alla politica. Poi l'ultima parola spetta alla politica. Il buon giornalismo però è suscitatore di interessi."

Queste quindi le risposte alla domanda sul rapporto tra giornalismo e politica. Rapporto
che varia al variare delle persone e muta in quanto si possono riscontrare visioni differenti su
questo complesso e affascinante argomento.


Pasquale Filippine
Da ArticoloVentuno

ho tagliato dei pezzi xchè non mi fregava nulla (io leggo le paroline magiche di david)! comunque trovate tutto in pdf qui
levantino73
00martedì 9 settembre 2003 18:56
Dalle parole di Pizzul si evince che il giornalismo Tv (e non solo) attuale ce lo terremo per un bel po' ancora.
marinaia
00martedì 9 settembre 2003 19:12
Re:

Scritto da: levantino73 09/09/2003 18.56
Dalle parole di Pizzul si evince che il giornalismo Tv (e non solo) attuale ce lo terremo per un bel po' ancora.


be mi pare che la situazione italiana sia sempre stata un po' diversa dagli altri paesi e anche le evoluzioni sono tutte proporzionali...
piperitapatty
00martedì 9 settembre 2003 20:26
da dagospia
inserisco questa notiziola qui,visto che si parla del rapporto tra politica e giornalismo.



Nella sala degli Arazzi di viale Mazzini oggi è stato presentato il "Day-Time" di RaiUno. La platea era composta - si fa per dire - da sgallettate, mezze calzette, marzulli interi e malgiogli sciolti. Al pulpito, si notavano gli scravattati Fabrizio Del Noce, Massimo Giletti, Franco Di Mare. Si è parlato del passato, del presente e del futuro...


DI MARE E LA RASSEGNA STAMPA
Franco Di Mare non si accorge di fare una gaffe colossale. "A Uno Mattina Estate la rassegna stampa ha toccato il 42%", dice, e si dilunga sul valore dello spazio dedicato ai giornali. Accanto, Fabrizio Del Noce frigge: già, perché – per dispetto all’Annunziata che reclamava la presenza dell’Unità - Clemente Mimun l'ha abolita, la rassegna stampa al Tg1...
ottimo cj[SM=x44604]
[SM=x44605]

marinaia
00martedì 9 settembre 2003 20:45
[SM=x44611] [SM=x44611] [SM=x44611]
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