eccolo:
"INSIEME" A SALVO LA ROSA
di Alfonso Magno
Sabato 12 Ottobre 2002
IL CONDUTTORE TELEVISIVO TANTO AMATO DAL PUBBLICO SICILIANO
- Salvo, che cosa è cambiato in te tra la tua prima volta in Rai e questa esperienza attuale con "Destinazione Sanremo?
«Nulla. Io sto continuando ad affrontare le mie esperienze in Rai per crescere professionalmente. Sai, in questo vedo una sorta di "master" di perfezionamento, di formazione. Indubbiamente conosci gente nuova, importante; ma non bisogna perdere di vista una cosa molto importante: l'umiltà».
- Ti vediamo sovente a Militello...
«Mi lega molto l'amicizia con Pippo Baudo. Spesso sono ospite a casa sua. E poi... ho scoperto che il mio bisnonno era nato a Militello, quindi... a maggior ragione...».
- Tu, Puccio Corona, Michele Cucuzza, Candido Cannavò... tanti catanesi...
«Catania è sempre stata una città viva dal punto di vista culturale. Questo mi porta a dire che la mia città è indubbiamente protagonista».
- Otto anni di "Insieme". Non sei stanco?
«Beh, un po' di stanchezza c'è. Sette mesi all'anno per 120 puntate indubbiamente stancano ma soddisfano anche e questo dà la carica per continuare. Se il pubblico vorrà continueremo ancora. Non so fino a quando...».
- Se la Rai ti proponesse una collaborazione più assidua, tu cosa faresti?
«Risponderei immediatamente alla chiamata! Scherzo! Dipende da ciò che potrebbe venirmi proposto. La Sicilia va bene, mi soddisfa tantissimo. Non ho tanti grilli per la testa».
Salvo è molto conosciuto in Sicilia e conosce molti personaggi noti.
SALVO SPERO DI RINCONTRARTI PRESTO
Talk Show
Salvo La Rosa
Scusi, può concedermi un'intervista? La frase magica, la domanda essenziale che ti permette di entrare nell'intimo del personaggio, nel cuore del problema, alla ricerca della verità o anche più semplicemente di un particolare in più, di un dettaglio, di una curiosità.
L'intervista, il mezzo in più a disposizione del giornalista. In televisione o sul giornale.
Una serie di domande, semplici o complesse che siano, per conoscere, scoprire, scandagliare, andare a fondo, denunciare, lanciare appelli. Un'intervista ben fatta può davvero diventare un pezzo ad effetto, un momento di grande giornalismo.
Quante interviste fa un giornalista che vive, per così dire, sul campo, a contatto con la realtà di tutti i giorni. Tante, tantissime e sono sempre diverse. Ogni volta è un'esperienza del tutto particolare, unica. Perché è diverso il personaggio che hai di fronte, perché è diverso il fatto di cronaca o il caso che stai affrontando. Perché diverse sono anche le tue emozioni, quelle che, attraverso l'intervista, trasmetti al lettore o al telespettatore.
Parlando proprio del settore che mi riguarda più da vicino, in televisione l'intervista è proprio fondamentale. Completa al meglio un servizio, fa vivere la notizia attraverso le opinioni dei protagonisti e sono sempre opinioni dirette, cioè non mediate dallo stesso cronista. Il testimone che racconta la sua versione dei fatti, il calciatore che spiega l'episodio da rigore, lo sportivo che fa rivivere l'emozione di una vittoria, un artista che parla del 'suo' spettacolo, un politico che spiega il proprio programma, un accusato che si difende. Interviste ad effetto, scoop o semplici racconti: le emozioni sono sempre forti e la curiosità di chi ascolta o legge è sempre grande.
Con le interviste sono nati i programmi di successo e con le interviste il cosiddetto talk-show è diventato il genere televisivo più seguito e amato dagli italiani. E proprio nella mia personale esperienza professionale le interviste sono state e sono l'elemento essenziale dei programmi che ho condotto e conduco. Il talk-show di Teletna 'Insieme', vive sui racconti dei personaggi, anche di quegli artisti che poi si esibiscono e con la musica, il cabaret o il teatro approfondiscono ulteriormente ciò che hanno raccontato al conduttore nel corso del programma. Grazie alle domande del giornalista, domande che esplorano e svelano aspetti spesso nascosti, anche i personaggi più semplici possono fare notizia e diventare personaggi da seguire.
Già, le domande. Il giornalista è per sua natura curioso e deve interpretare quelle che sono le curiosità della gente, dei telespettatori o dei lettori. Domandare per sapere e conoscere, ma attenzione, rispettando sempre la persona che ti sta di fronte. Mai approfittare del proprio ruolo, mai violare la privacy dell'intervistato o incalzare con domande imbarazzanti e perniciose un ospite in difficoltà, magari reso ancora più vulnerabile da un dolore subito. Domande vere, anche incalzanti, ma precise ed oneste. Per un'intervista che resta davvero uno straordinario attrezzo di lavoro per il giornalista. Basta solo saperlo usare bene.