Chiara Soldi

Diciassette giorni filati di lavoro, quasi 300 ore davanti a pc e tv, a volte senza pausa nemmeno per mangiare, solo 51 ore di sonno, 1 caduta dalle scale, 3 lividi giganti, svariati pianti, un'emozione unica. È stato faticoso, sì, ma spero ne sia valsa la pena. Sogno le Olimpiadi da quando sono bambina, prima da atleta, poi da giornalista. Tokyo2020 era il mio obiettivo, racchiudeva i miei desideri più grandi: vivere i Giochi da vicino, visitare il Giappone e soprattutto vedere il karate, il mio sport, diventare olimpico. Purtroppo non sono riuscita a realizzare questo grande sogno, ma ho fatto di tutto per sentirmi parte di quest'avventura a Cinque Cerchi. E ci sono riuscita. Raccontare su carta e in tv le imprese di amici/campioni è stato per me un onere e un onore. Anni di sacrificio e di impegno per far conoscere il karate, il judo, la lotta, il taekwondo, le mma e gli altri sport da combattimento, anni di sgomitate per dargli lo spazio che meritano, con la stessa passione e determinazione che mettevo quando salivo sul tatami, combattendo per una medaglia. Oggi la mia vittoria più grande è rileggere le grandi pagine che la Gazzetta ha dedicato proprio ad alcune di queste discipline, anche se non ho potuto mettere la mia firma su tutte. La mia vittoria più grande è riascoltare la telecronaca dell'oro olimpico di @luigibusa1 che resterà nella storia e meravigliarmi ogni volta perché si, quella è la mia voce. La mia vittoria più grande siete voi che mi avete sostenuto e che mi avete letta e ascoltata. La mia vittoria più grande è l'aver fatto apprezzare il karate a chi non l'aveva mai visto prima, fosse anche solo una persona in tutta Italia. Alle Olimpiadi, alla fine, ho partecipato anche io. A Parigi 2024 punto all'oro. Promesso 😂 #tokyo2020 @gazzettadellosport @discoveryplusit @eurosportitalia