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La presenza di Dio

  • Messaggi
  • Bestion.
    00 03/09/2011 11:06
    ... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!


    , 19/10/2010 01.23:


    ... c'è ancora bisogno di santi e di preti?

    Certo che c'è ne bisogno, oggi più che mai: senza di loro Dio non esisterebbe.




    (Salmo 1)
    Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi,
    non indugia nella via dei peccatori
    e non siede in compagnia degli stolti;

    ma si compiace della legge del Signore,
    la sua legge medita giorno e notte.

    Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua,
    che darà frutto a suo tempo
    e le sue foglie non cadranno mai;
    riusciranno tutte le sue opere.

    Non così, non così gli empi:
    ma come pula che il vento disperde;

    perciò non reggeranno gli empi nel giudizio,
    né i peccatori nell'assemblea dei giusti.

    Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
    ma la via degli empi andrà in rovina.




    [SM=x44645] [SM=x44599]


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    paul_65
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    00 03/09/2011 16:22
    [SM=x44599] [SM=x44600] ma vale per gli uomini o per l'Uomo???? [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] secondo me' non ha molto senso sacrificare l'agnello per se stesso [SM=x44598] [SM=x44599] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600]
    [SM=x44599] [SM=x44645]

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    non bisogna avere paura di un Popolo che non ha Potere ma di chi detiene il Potere di Quel Popolo
    anche perché la MORTE non accetta una lira
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    paul_65
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    00 03/09/2011 19:15
    [SM=x44599] certo bestion un po di invidia per l'Uomo [SM=x44603]che puo' per esempio a uno che ti taglia la strada e vuole anche avere ragione [SM=x44606] potergli spiegare un attimino cosa ne pensi di lui e poter dire a chiunque anche alle forze dell'ordine "c'e' qualcosa che non va'???" c'e' da [SM=x44629] [SM=x44629] [SM=x44629] [SM=x44629] [SM=x44629] [SM=x44629] [SM=x44629] [SM=x44629] [SM=x44629] [SM=x44629] [SM=x44603] [SM=x44603] [SM=x44603] capito bestion? [SM=x44598] [SM=x44597] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44599]
    [SM=x44599] [SM=x44645]

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  • Bestion.
    00 03/09/2011 20:38
    ... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!


    (Salmo 4)
    Fino a quando, o uomini, sarete duri di cuore?
    Perché amate cose vane e cercate la menzogna?

    Sappiate che il Signore fa prodigi per il suo fedele:
    il Signore mi ascolta quando lo invoco.

    Tremate e non peccate,
    sul vostro giaciglio riflettete e placatevi.

    Offrite sacrifici di giustizia
    e confidate nel Signore.

    Molti dicono: "Chi ci farà vedere il bene?".
    Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.

    Hai messo più gioia nel mio cuore
    di quando abbondano vino e frumento.

    In pace mi corico e subito mi addormento:
    tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare.




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    paul_65
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    00 03/09/2011 21:29
    [SM=x44599] ... e speriamo che stia calmo [SM=x44600] [SM=x44600]
    [SM=x44599] [SM=x44645]

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    paul_65
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    00 04/09/2011 10:46
    [SM=x44599] [SM=x44599] bei tempi quei etmpi la' [SM=x44600] quando prima c'era lo spirito e poi passava la carne [SM=x44603] [SM=x44603] [SM=x44603] [SM=x44602] [SM=x44602] [SM=x44602] [SM=x44602] [SM=x44602] [SM=x44602] [SM=x44602] [SM=x44602]
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    anche perché la MORTE non accetta una lira
  • Bestion.
    00 04/09/2011 11:24
    ... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!



    «Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo,
    non era con loro quando venne Gesù»

    (Gv 20, 24)


    Dalle piaghe aperte,
    luce e misericordia

    Ermes Ronchi

    «Se non vedo, se non tocco, se non metto la mano non credo!»
    Tommaso vuole delle garanzie, ed ha ragione, perché se Gesù è vivo, cambia tutto. Tommaso sperimenta la fatica di credere, come noi. Eppure in nessuna parte del Vangelo è detto che la fede senza dubbi, granitica, sia più sicura e affidabile della fede intrecciata alle domande (anzi la prima parola di Maria non è un «sì», è invece una domanda... come è possibile che io diventi madre?

    Non esiste fede esente da domande e da dubbi.
    Tommaso però, pur dissentendo dagli altri apostoli, non abbandona il gruppo, rimane e il gruppo, a sua volta, non lo esclude. Modello per le nostre assemblee: quando i dubbi sorgono, quando situazioni difficili o errori della comunità ti scoraggiano, non andartene, non isolarti, non sentirti escluso, resta all'interno della comunità. Non stancarti di porre le tue domande: qualcuno, custode della luce, ti porterà la risposta. Otto giorni dopo venne Gesù... Mi conforta pensare che se trova chiuso, Gesù non se ne va; se tardo ad aprire, otto giorni dopo è ancora lì.

    Venne Gesù... e disse a Tommaso. Gesù viene, non per essere acclamato dai dieci che credono, ma per andare in cerca proprio dell'agnello smarrito, lascia i dieci al sicuro e si dirige verso colui che dubita: Metti qua il tuo dito, stendi la tua mano, tocca! A Tommaso basta quel gesto. Colui che tende le mani verso di te, voce che non ti giudica ma ti incoraggia e ti chiama, corpo offerto ai dubbi dei suoi amici, è Gesù. Non ti puoi sbagliare! C'è un foro nelle sue mani, c'è un colpo di lancia nel suo fianco, sono i segni dell'amore, che Gesù non nasconde, anzi, quasi esibisce: il foro dei chiodi, toccalo; lo squarcio nel costato, puoi entrarci con una mano; piaghe che non ci saremmo aspettati, pensavamo che la Risurrezione avrebbe rimarginato per sempre le ferite del venerdì santo. E invece no.

    L'amore ha scritto il suo racconto sul corpo di Gesù con l'alfabeto delle ferite. Indelebili ormai, proprio come l'amore. Ma dalle piaghe aperte non sgorga più sangue, bensì luce e misericordia. E nella mano di Tommaso, che trema, ci sono tutte le nostre mani. Tommaso passa dall'incredulità all'estasi: Mio Signore, mio Dio. Mio come lo è il respiro e, senza, non vivrei. Mio come lo è il cuore e, senza, non sarei. La vitalità di Dio mi è compagna, l'avverto, energia che sale, si dilata dentro, dà appuntamenti, mette gemme di luce, mi offre due mani piagate perché ci riposi e riprenda fiato e coraggio.

    E dico a me stesso: Io appartengo a un Dio vivo, non a un Dio compianto. E questa parola mi è di dolce, fortissima compagnia.
    Io appartengo a un Dio vivo!



    Fonte -




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  • Bestion.
    00 04/09/2011 13:46
    ... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!


    ... se non ascolterà neanche l'assemblea,
    sia per te come un pagano e un pubblicano
    (Mt 18, 17)





    [SM=x44645] [SM=x44599]





  • Bestion.
    00 04/09/2011 19:53
    ... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!


    Carità e correzione fraterna




    [SM=x44645] [SM=x44599]


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    paul_65
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    00 04/09/2011 22:10
    [SM=x44607] [SM=x44599] ah!!! bisogna fare cosi????? [SM=x44598] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600]
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    paul_65
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    00 05/09/2011 01:50
    [SM=x44599] [SM=x44600] mah!! bestion e' per quello che nell'estrema unzione non si porta un testimone [SM=x44600] [SM=x44600] e san google ci aiuta [SM=x44600] [SM=x44600] con una bella canzone [SM=x44603]
    "Who Wants To Live Forever"
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  • Bestion.
    00 05/09/2011 10:57
    ... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!

    «Queste dunque le tre cose che rimangono:
    la fede, la speranza e la carità;
    ma di tutte più grande è la carità!»

    (1 Corinzi 13,13)





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  • Bestion.
    00 05/09/2011 11:52
    ... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!



    XXV Congresso Eucaristico Nazionale
    (Ancona 3-11 settembre 2011)






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  • Bestion.
    00 05/09/2011 11:53
    ... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!



    XXV Congresso Eucaristico Nazionale
    (Ancona 3-11 settembre 2011)






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  • Bestion.
    00 05/09/2011 11:53
    ... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!



    XXV Congresso Eucaristico Nazionale
    (Ancona 3-11 settembre 2011)






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  • Bestion.
    00 05/09/2011 11:54
    ... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!



    XXV Congresso Eucaristico Nazionale
    (Ancona 3-11 settembre 2011)




    L'Eucaristia è fonte di luce,
    forza e conforto

    Davide Maggiore

    Ad Ancona, la messa solenne presieduta dal legato pontificio, il cardinale Giovanni Battista Re, ha dato inizio al 25.mo Congresso eucaristico nazionale italiano. A questo importante appuntamento, che ha come tema “Signore da chi andremo? L’Eucaristia per la vita quotidiana”, ha rivolto il suo saluto e la sua benedizione dopo l’Angelus anche il Santo Padre. La visita di Benedetto XVI, che celebrerà la Messa solenne di domenica 11 settembre, segnerà la conclusione del Congresso. Il servizio è di Davide Maggiore:

    “L’istituzione dell’Eucarestia si spiega solo perché Cristo ci ha amati”, ha detto il cardinale Re nella sua omelia, pronunciata durante la celebrazione nel porto di Ancona alla presenza di migliaia di fedeli. Il porporato si è poi soffermato sul significato centrale che il Sacramento eucaristico ha nella vita e nella missione della Chiesa. “Realtà certissima e dolcissima”, l’Eucaristia è “Dio con noi, Dio che si dona a noi”. La comunione con Lui è il dono più prezioso con cui la Chiesa è stata arricchita, e può rappresentare la risposta alle aspirazioni profonde che caratterizzano il cuore umano:

    "L’Eucaristia non è una cosa. E’ una persona viva: è Cristo stesso che si fa nostro nutrimento spirituale e che si fa compagno di viaggio nel cammino della nostra vita, indicandoci la strada e trasmettendoci luce, forza, energia e conforto".

    Il Congresso eucaristico, ha proseguito il cardinale Re, è quindi un invito ad accettare il dono di Cristo, imparando da Lui cosa significa essere cristiani. Nell’auspicio del legato pontificio, la settimana di celebrazioni deve rappresentare anche l’occasione di trovare in Cristo la forza di cambiare la vita e la società. L’incontro con il Signore nell’Eucaristia, infatti, spinge da sempre l’uomo alla testimonianza e alla solidarietà:

    "Anche per la società di oggi, segnata da tanto egoismo, da speculazioni sfrenate, da tensioni e contrasti, da violenze, l’Eucaristia è richiamo all’apertura verso gli altri,al saper amare,al saper perdonare; è invito alla solidarietà e all’impegno per i poveri,per i sofferenti,per i piccoli,per gli emarginati. L’Eucaristia è luce per riconoscere il volto di Cristo nel volto dei fratelli".

    Ieri, il cardinale Re è stato accolto dal saluto dell’arcivescovo di Ancona e Osimo, mons. Edoardo Menichelli. Nell’Eucaristia – ha detto il presule – torna presente la Parola di Gesù, “quale nutrimento offerto a ogni uomo”, e la mensa eucaristica “alimenta l’impegno di santità e l’autentica fraternità”. Lungo la storia italiana, il sacramento dell’altare “da fatto intimo celebrato nelle chiese, aggrega in piazza il popolo cattolico”, ha ricordato Andrea Riccardi. Il fondatore della Comunità di S. Egidio ha ricostruito il ruolo che i Congressi eucaristici hanno avuto nella vita dell’Italia post-unitaria. Anche il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, ha sottolineato il tema nel suo saluto. “L’Eucaristia, essendo il centro vitale della Chiesa, ha avuto sempre nella vita dei centri grandi e piccoli disseminati nella nostra penisola, una indubbia centralità”, ha detto il porporato. “Oggi – ha ripreso - si avverte ancora di più il bisogno di ribadire il primato di Dio e per ritrovare insieme la strada di un bene condiviso”. Questa è anche la logica che ha ispirato il tema del Congresso: “Compito della Chiesa – ha infatti concluso l’arcivescovo di Genova – è quello di rivolgersi all’uomo, invitandolo ad accogliere con gioia e coraggio il dono di Dio”.

    Il Congresso eucaristico di Ancona ha avuto, venerdì scorso, un’anteprima dedicata alla bellezza. A essere aperta al pubblico è stata la mostra "Alla mensa del Signore", che raccoglie 120 capolavori dell’arte europea, da Raffaello a Tiepolo, ispirati al tema eucaristico. L’esposizione, inaugurata dal card. Giovanni Lajolo, presidente uscente del Governatorato della Città del Vaticano, è stata realizzata con la collaborazione dei Musei Vaticani e sarà visitabile fino all’8 gennaio 2012 presso la Mole Vanvitelliana. Fabio Colagrande ha chiesto a Giovanni Morello, presidente del Comitato scientifico del Congresso di Ancona:

    D. - Perché il raduno eucaristico dà spazio anche all’arte?
    R. – Devo dire che, già nei tre o quattro Congressi eucaristici nazionali precedenti, sono state organizzate mostre d’arte. Il tema dell’arte è ovviamente sempre legato al tema del bello e del vero e quindi un’occasione come questa poteva offrire la possibilità di presentare capolavori sull’Eucarestia, che davvero è uno dei temi più visitati dagli artisti di tutti i tempi.

    D. – Quali sono le caratteristiche che rendono unica questa mostra dedicata alle immagini del banchetto eucaristico?
    R. – Innanzitutto, il numero delle opere esposte, che sono più di 110, e poi soprattutto la presenza di opere monumentali, che nelle mostre d’arte è sempre difficile presentare. Ci sono state però delle circostanze fortunate, che hanno permesso di avere dei grandi arazzi ed anche tele di nove, dieci metri, come in una galleria d’arte provvisoria, ma di grandissima qualità.

    D. – Quali sono le iconografie più diffuse, ispirate all’istituzione dell’Eucarestia?
    R. – L’istituzione dell’Eucarestia è uno dei temi preferiti dagli artisti. L’altro tema è quello precedente, quello che poi Leonardo ha magnificamente illustrato nell’affresco del Cenacolo a Milano, ed è il momento in cui Gesù dice “Qualcuno di voi mi tradirà”. Questa è una frase che ha intrigato molto gli artisti, che la presentano in molti modi. Poi, c’è la comunione degli Apostoli: Gesù che personalmente comunica i suoi. E’ un tema molto visitato, soprattutto dopo il Concilio di Trento, in quanto sia le teorie luterane, ma anche quelle precedenti, non negavano la presenza reale di Cristo nell’Eucarestia e quindi i pittori testimoniavano con l’ostia la presenza reale del Signore nell’Eucarestia. Non solo il pane, quindi, ma proprio l’ostia che veniva distribuita agli Apostoli. Ci sono poi anche altri quadri legati alle allegorie eucaristiche, ai Santi eucaristici. Insomma, è una mostra abbastanza complessa.

    D. – Non solo quadri e arazzi in questa esposizione...
    R. – Ci sono anche sculture con dei punti focali della mostra. Il gruppo delle tredici sculture lignee a grandezza naturale, che provengono dal Santuario della Santa Vergine di Saronno, realizzati agli inizi del ‘500, riprendono a modello il Cenacolo di Leonardo. Praticamente, si potrebbe dire che si veda il Cenacolo in tre dimensioni. E poi ci sono ovviamente tutta una serie di oreficerie che provengono soprattutto dalle diocesi delle Marche, un territorio molto ricco sotto l’aspetto della conservazione dei beni culturali, soprattutto della Chiesa. Ci sono calici, ostensori e tutto il materiale liturgico legato al culto dell’Eucarestia, e sono per la maggior parte doni dati dai Papi nel corso del tempo alle diocesi marchigiane.

    D. – Vuole ricordarci brevemente qualcun’altra delle più significative opere in mostra?
    R. – Abbiamo una "Cena" della Chiesa di San Trovaso di Venezia, che è forse uno dei capolavori del Tintoretto. Poi c’è un dipinto di Raffaello, ci sono Tiepolo, Cherubino Alberti, i pittori romani, il Barocci...

    D. – C’è anche uno splendido arazzo che proviene proprio da Ancona...
    R. – Sì, questo arazzo è stato rifatto su cartone di Rubens e fa parte di una serie di quattro arazzi conservati nel Museo diocesano, che fra l’altro hanno subito dei danni notevoli durante l’ultimo conflitto mondiale e che sono stati restaurati magnificamente in un laboratorio, creato appositamente nel Museo diocesano ad Ancona: restaurati alla perfezione, conservano, direi, quasi i colori dell’origine.(ap)




    Fonte -




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  • Bestion.
    00 05/09/2011 14:54
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    paul_65
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    00 05/09/2011 22:50
    [SM=x44607] [SM=x44599] [SM=x44600] bestion di che cosa parli??? [SM=x44597] del grande "repeat until" [SM=x44598] [SM=x44613] [SM=x44613] ed esce quando????? [SM=x44599] [SM=x44600] cosa dici avvertira'?????? [SM=x44599] [SM=x44600] o i "lieviti" [SM=x44600] sono troppo impegnati a combattere il demo????? [SM=x44598] [SM=x44598] [SM=x44598] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44613] [SM=x44613] mah!!!! non e' per caso quel tipo venuto da lontano????? [SM=x44606] [SM=x44606] [SM=x44606] [SM=x44606] [SM=x44606] [SM=x44606]
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    paul_65
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    00 05/09/2011 22:52
    [SM=x44607] [SM=x44607] [SM=x44607] ah!! l'assemblea [SM=x44605] [SM=x44605] [SM=x44605] [SM=x44605] adesso ho capito [SM=x44606] guarda a saperle certe cose [SM=x44613] [SM=x44613] [SM=x44613] [SM=x44608] [SM=x44608] [SM=x44608] [SM=x44608] [SM=x44608] [SM=x44608] [SM=x44608] [SM=x44608] [SM=x44608] [SM=x44608]
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    00 06/09/2011 17:33
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    paul_65
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    00 07/09/2011 12:44
    Bestion., 06/09/2011 17.33:




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    paul_65
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    00 07/09/2011 23:52
    [SM=x44607] [SM=x44613] [SM=x44613] [SM=x44613] [SM=x44613] domandina bestion ma perche' la serpe si attacca alla donna??????
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    non bisogna avere paura di un Popolo che non ha Potere ma di chi detiene il Potere di Quel Popolo
    anche perché la MORTE non accetta una lira
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    paul_65
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    00 08/09/2011 01:45
    [SM=x44599] [SM=x44600] sai bestion sono stato folgorato sulla via di interdet [SM=x44597] in uno scenario ipotetico [SM=x44600] supponiamo che il tuo capo prenda i testimoni e' vada a spiegare un paio di cose vere o a Pietro o a l'Uomo o alla Donna [SM=x44606] [SM=x44606] [SM=x44606] [SM=x44613] [SM=x44613] [SM=x44613] [SM=x44613] cosa dici che succede?????? [SM=x44613] [SM=x44613] [SM=x44613] [SM=x44613] [SM=x44613] [SM=x44613] [SM=x44613]
    [SM=x44599] [SM=x44645]


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    non bisogna avere paura di un Popolo che non ha Potere ma di chi detiene il Potere di Quel Popolo
    anche perché la MORTE non accetta una lira
  • Bestion.
    00 08/09/2011 11:42
    ... ecco perchè c'è ancora bisogno di santi e di preti!

    XXV Congresso Eucaristico Nazionale
    (Ancona 3-11 settembre 2011)




    Storia e cronologia
    dei Congressi Eucaristici

    Davide Maggiore

    Dieci anni dopo il Congresso Internazionale di Lille, l'Opera dei Congressi Eucaristici mise salde radici anche in Italia. L'introduzione di questa forma di culto eucaristico in Italia lo si deve all'impulso dato direttamente dalla Sede apostolica. Dopo il Congresso tenuto a Venezia, il quinto della serie, per dare maggiore continuità e su richiesta del Congresso dei sacerdoti adoratori, venne istituito il Comitato permanente dei Congressi eucaristici nazionali, quale sotto-comitato per i Congressi internazionali.

    Al Comitato si diede una consistenza con l'approvazione degli statuti (1927) e l'affiancamento della Congregazione del Santissimo Sacramento. Dopo il Congresso di Milano (1983), la Conferenza Episcopale Italiana assunse il Comitato tra le normali espressioni della sua attività e ne nominò il presidente nella persona di uno dei suoi vice presidenti, nella circostanza il card. Salvatore Pappalardo. Dopo i Congressi Eucaristici Nazionali di Reggio Calabria del 1988, e di Siena del 1994, si ravvisò la necessità di rivedere lo Statuto approvato dal Consiglio permanente della CEI nel 1988. Il nuovo Statuto fu approvato il 25 gennaio 1996.

    La responsabilità diretta nella gestione del Comitato da parte della CEI ha segnato una svolta importante nella storia dei Congressi italiani perché ha inserito questa manifestazione all'interno della programmazione del cammino dell'intera Chiesa nazionale.
    L'Italia è stata la prima nazione del mondo a celebrare un Congresso nazionale. Il primo, infatti, fu celebrato a Napoli dal 19 al 22 novembre 1891. Presero parte i cardinali Sanfelice, Capecelatro e Rende e 45 vescovi Il Congresso si rivelò "una grandiosa manifestazione della fede e pietà del popolo cattolico".
    Seguì, tre anni dopo, dal 2 al 6 settembre del 1894, quello di Torino. A conclusione del Congresso era stata preparata, come a Napoli, una solenne processione che fu poi impedita dal governo liberale. Il provvedimento, tuttavia, non riuscì a ostacolare l'accalcarsi di una folla di oltre centomila persone che, al momento della Benedizione impartita sulla porte del Duomo, si prostrarono in adorazione. Erano presenti 2 cardinali e 47 arcivescovi e vescovi.
    Il terzo Congresso si tenne a Milano dal 31 agosto al 6 settembre 1895.
    Il quarto Congresso Nazionale si tenne a Orvieto, dal 5 all'8 settembre 1896, nella città che conserva il Corporale intriso del Sangue miracoloso. Leone XIII con la lettera Monumenta pietatis del luglio 1896 aveva indetto un giubileo straordinario da lucrarsi nel Duomo di Orvieto e nella chiesa di Santa Caterina in Bolsena, durante la celebrazione del Congresso.

    Il quinto Congresso, preparato con un anno di preghiere e di predicazioni si tenne a Venezia dall'8 al 12 agosto 1897.
    Successivamente, la mancanza di una vera organizzazione nazionale imposero una battuta d'arresto che parve dovesse cessare allorché il 10 settembre 1913 i Sacerdoti Adoratori, riuniti a Roma nel loro primo Congresso Nazionale, approvarono un voto riguardante l'istituzione di un comitato per i Congressi Eucaristici Nazionali, con funzione di sottocomitato per i Congressi Internazionali. Pio X infatti, il 22 ottobre 1913, nominava il primo presidente nella persona del vescovo di Cremona, mons. Padovani. Trascorsero però altri sette anni prima che i Congressi Eucaristici in Italia riprendessero il loro cammino.
    Dall'8 al 12 settembre del 1920 si celebrò a Bergamo il sesto Congresso. I temi generali dei lavori furono i seguenti: L'Eucaristia e la santificazione personale; L'apostolato individuale e la santa Eucaristia; L'influenza dell'Eucaristia nelle associazioni cattoliche.
    Venne, poi, nel 1923, la volta di Genova. Il settimo Congresso fu celebrato dal 5 al 9 settembre. La fastosità di questo Congresso è facilmente desumibile anche dal numero dei corrispondenti dei giornali che in quei giorni arrivarono a 280; dal fatto che per la prima volta le rappresentanze del governo, insieme a tutte le autorità, con a capo il duca di Genova, vi presero entusiastica parte; e infine dal fatto che per la prima volta nei Congressi Eucaristici nazionali figura il legato pontificio, nella persona del card. Gaetano de Lai.

    L'ottavo Congresso che si tenne a Palermo il 1924 dal 4 all'8 settembre, fu caratterizzato dal primo congressino dei bimbi, commovente manifestazione che resterà in tutti i Congressi successivi.
    Il nono Congresso Nazionale fu celebrato a Bologna, dal 7 all'11 settembre del 1927 ed ebbe quale card. legato Pio Boggiani. Preceduto da una preparazione spirituale intensissima e celebrato con splendore e ricchezza di mezzi, si inserì tra i Congressi nazionali meglio riusciti.
    A Loreto, città della santa Casa, il 10-14 settembre 1930 si celebrò il decimo Congresso. Il tema del Congresso fu La santissima Eucaristia e la famiglia cristiana. Fu in questa occasione che il Papa elargì l'indulgenza plenaria per la recita dell'Ufficio divino davanti al SS. Sacramento.
    L'undicesimo Congresso si tenne a Teramo il 4-8 settembre 1935 sul tema del Congresso fu L'Eucaristia nella Sacra Scrittura.
    Il Congresso di Tripoli, dodicesimo della serie, presieduto dal legato pontificio card. A. M. Dolci, fu celebrato il 10- 14 novembre 1937 e fece rivivere nella terra di s. Agostino gli splendori della Chiesa dei primi secoli.
    Se gli eventi bellici non l'avessero impedito, nel 1941 si sarebbe dovuto tenere a Pompei il Congresso commemorativo del cinquantesimo dell'Opera dei Congressi Eucaristici in Italia. Ma una pausa di quattordici anni si frappose, e soltanto nel 1951 si potè riprendere il cammino col tredicesimo Congresso Nazionale di Assisi. Come legato pontificio, con la lettera In urbe Assisiensi del 2 agosto 1951, fu nominato il card. I. Schuster, arcivescovo di Milano.
    Nella lettera Quinto jam expleto del 15 agosto 1953, Pio XII annunziava la futura celebrazione del quattordicesimo Congresso di Torino (6-13 settembre 1953). Tema del Congresso fu L'Eucaristia nella società moderna, e una delle illustrazioni più commoventi del tema la diedero i 1.500 operai partiti da Roma a bordo di 30 pulmann, scortanti il SS. Sacramento esposto in un'auto adibita a cappella.
    Poi venne la volta di Lecce, capoluogo del Salento, che, dal 29 aprile al 6 maggio 1956, accolse il quindicesimo Congresso Eucaristico Nazionale. L'insegnamento fondamentale impartito agli ascoltatori durante quelle feconde giornate di adorazione, di preghiera e di studio fu L'Eucaristia, sacramentum unitatis, vinculum charitatis".

    A trentacinque anni dall'ottavo Congresso Eucaristico di Palermo (1924), le celebrazioni nazionali tornarono in Sicilia con il sedicesimo Congresso, tenutosi a Catania dal 6 al 16 settembre 1959 sul tema Dacci oggi il nostro pane quotidiano. È stato chiamato un Congresso Eucaristico e mariano insieme, perché congiunse all'adorazione dell'Eucaristia la consacrazione dell'Italia al Cuore Immacolato di Maria.
    Dal 6 al 13 giugno 1965, a conclusione delle celebrazioni del settimo centenario della bolla Transiturus, con cui Urbano IV estendeva a tutta la Chiesa la festa del Corpus Domini (11 agosto 1264), si celebrò a Pisa il diciassettesimo Congresso Eucaristico d'Italia.
    Il 10-17 settembre 1972 si celebrò a Udine il diciottesimo Congresso, primo dopo il Concilio Vaticano II, sul tema Eucaristia e comunità locale.
    Il diciannovesimo Congresso fu celebrato a Pescara, 11-18 settembre 1977 su tema Il giorno del Signore è la Pasqua settimanale del popolo di Dio. Attorno a questo tema si sono articolati gli otto Convegni e i ventidue incontri nazionali che si sono succeduti nella settimana conclusiva del Congresso. La novità fu la presenza personale del Papa nella giornata conclusiva.

    Il ventesimo Congresso si tenne a Milano dal 14-22 maggio 1983 sul tema L'Eucaristia al centro della comunità e della sua missione. Il Congresso ha visto la presenza del papa per due giorni e mezzo, con una fitta rete di incontri con tutti gli stati della società civile, religiosa, culturale, operaia e imprenditoriale.
    Il tema del ventunesimo Congresso L'Eucarista segno di unità, è un invito a tutti i cattolici italiani a considerare l'Eucaristia come una continua donazione di sé da parte di Cristo per favorire una vita più solidale nella Chiesa e nella società. Il Congresso fu celebrato Reggio Calabria il 5-12 giugno 1988.
    Siena, città di una dei 18 miracoli eucaristici verificatisi in Italia (nel mondo sono circa 123), è la città dove si tiene dal 28 maggio al 5 giugno 1994 il ventiduesimo Congresso sul tema L'Eucaristia dalla comunione al servizio. È stato un momento significativo di quella "grande preghera" per l'Italia e l'Europa che Giovanni Paolo II aveva proposto a vescovi italiani il 15 marzo 1994 durante la preghiera sulla tomba di San Pietro.

    Il ventitreesimo Congresso, sul tema Gesù Cristo, unico salvatore del mondo, ieri,oggi e sempre è stato celebrato a Bologna 20-28 settembre 1997 nel contesto della preparazione al Giubileo del 2000. Quello di Bologna è stato definito il "primo Congresso Eucaristico multimediale" per la vasta presenza degli operati della comunicazione. Infatti uno dei momenti più emblematici, è stato l'incontro del Santo Padre con oltre 300.000 persone, in gran parte giovani. È stata un'esperienza di preghiera e di festa, animata dal canto e dalla musica. La novità dell'incontro ha attirato l'attenzione dei grandi mezzi di comunicazione sociale anche per la presenza di artisti conosciuti a livello mondiale. (Agenzia Sir)




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    paul_65
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    00 08/09/2011 11:57
    [SM=x44599] [SM=x44600] forse nel congresso e' prevista anche il "serpe cus cus" sempre ben sollevato [SM=x44613] [SM=x44613] [SM=x44613] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600] [SM=x44600]
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