Loro sono Claudia e Daniela, due ragazze determinate e molto intelligenti che mi hanno fatto capire cosa vuol dire vivere a Roma per chi è disabile. La storia di Claudia è commovente e al tempo stesso mi ha indignato profondamente. Lei è affetta dalla sma, un malattia degenerativa che la costringe su una sedia a rotelle. Per 15 anni ha potuto usufruire del trasporto, concesso dal comune di Roma, per potersi spostare e vivere una vita "normale". Perché lei giustamente è una ragazza che nonostante tutto vuole uscire, andare a teatro vedere amici, oltre ovviamente a tutte le cure a cui deve sottoporsi nei vari ospedali. Ebbene il comune di Roma ha deciso tramite un bando di assegnare il trasporto dei disabili ad una ditta privata, chi già ne aveva diritto ha dovuto presentare una nuova domanda con tutta una serie di documenti. Per un cavillo burocratico però Claudia non e' entrata in graduatoriae da due mesi non ha più il trasporto. due mesi in cui è letteralmente prigioniera della sua casa.
non può fare le terapie, non può uscire, non può fare niente. Lei chiede solo di vivere una vita il più normale possibile, nonostante sia attaccata ad un respiratore. Questo ci fa capire in che razza di paese viviamo. La.sua amica Daniela ha dato il via ad una raccolta fondi per permettere a Claudia di avere un trasporto, poi vi darò tutti i dettagli, dobbiamo aiutarla. Anche perché Claudia e la mamma vivono con una pensione sociale di 465 euro, pagano un affitto , le bollette, le medicine e ovviamente non rimane niente per il trasporto. Io mi batterò perché Claudia abbia ciò che le spetta di diritto e che un paese civile dovrebbe garantire.