Avvenire: Crozza, satira fallimentare non priva di vigliaccheria.

Dopo i malumori serpeggianti da tempo negli ambienti cattolici l'Avvenire, quotidiano dei Vescovi, scende apertamente in campo contro la parodia di Papa Ratzinger di Maurizio Crozza.

Link:Avvenire, sabato 11/11/'06

Forse non sono il più adatto a commentare un articolo del genere, vista la mia distanza da dio e dalla chiesa.

Per me la chiesa, senza entrare nel merito dei valori che propone,non è altro che una delle tante associazioni private, solamente la più importante visto il seguito che ha.

Quindi sull'ultimo periodo dove parla di "divisioni nel corpo sociale" "sentimento di appartenenza in una casa comune" "sana democrazia" "collanti della società" la vedo solo come un volere appropriasi di cose di tutti.

Se ci si dovesse fermare ogni volta che qualcuno si offende non ci sarebbe più spazio per nessuna parola.

Resta il fatto che, al giorno d'oggi, è pieno di pseudo comici che fanno "ridere" solo attraverso la trivialità, la volgarità e mettendo alla berlina il personaggio pubblico di turno.

Sono finiti i tempi di Totò, Peppino de Filippo, Charlie Chaplin, Luis De Funes, ....!

Quelli erano ATTORI COMICI; questi sono (salvo rare eccezioni) solamente provocatori di risate.

Non seguo molto spesso Crozza, nè ho letto per intero il commento di Avvenire, tuttavia, mi reputo cattolico, magari pessimo, ma tale.
Noto solo un comune senso di disprezzo, o meglio un ancor più perfido serpeggiare di battuttine, volgarità e maliziosità verso noi cattolici. Per carità, non voglio passare per vittima, ma personaggi come Santoro e la sua pessima, ignobile, vignetta su Gesù che consacra il vino e la scritta "Spritz?" mi ha fatto inorridire...
Servizio pubblico! E di cui si paga il canone! Questo passa in TV.
Gli islamici tirano bombe se gli fai una vignetta su Maometto, noi cristiani chiudiamo gli occhi e tolleriamo, tolleriamo, tolleriamo e se diciamo qualcosa passiamo per vittime...
Già una minoranza, per di più senza replica.
Va beh, pazienza, scusate lo sfogo.
Ciao a tutti.

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Scritto da: phiradas 13/11/2006 18.57


Dopo i malumori serpeggianti da tempo negli ambienti cattolici l'Avvenire, quotidiano dei Vescovi, scende apertamente in campo contro la parodia di Papa Ratzinger di Maurizio Crozza.

Link:Avvenire, sabato 11/11/'06

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Scritto da: WARWARWAR 14/11/2006 12.45
Resta il fatto che, al giorno d'oggi, è pieno di pseudo comici che fanno "ridere" solo attraverso la trivialità, la volgarità e mettendo alla berlina il personaggio pubblico di turno.

Sono finiti i tempi di Totò, Peppino de Filippo, Charlie Chaplin, Luis De Funes, ....!

Quelli erano ATTORI COMICI; questi sono (salvo rare eccezioni) solamente provocatori di risate.

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Vedi, con il tempo rimangono quelli forse più bravi, ma sicuramente anche al tempo loro c'erano quelli volgari, se ti ricordi ad esempio le riviste del varietà, l'avanspettacolo ecc.

Senza contare che Totò allora non era sicuramente considerato un grande, anzi. A volte la nostalgia crea brutti scherzi.

Le eccezioni come tu dici ci sono anche oggi e forse saranno i rimpianti di domani.

Inoltre una volta i personaggi erano sicuramente meno pubblici, non c'era la TV, poca radio, solo qualche foto.

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Scritto da: Luca VR 14/11/2006 15.22
Già una minoranza, per di più senza replica.

Ciao a tutti.

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Senza replica mi sembra un po' eccessivo. Almeno in Italia.

a prescidnere dalla polemica se si possa fare o meno satira sul Papa, la parodia di Crozza è obiettivamente pietos: mi è capitato di darci un'occhiata l'altra sera, e veramente è desolante, non fa ridere per niente.

A parte poi che l'imitazione che fa del papa non è per nulla somigliante, gli fa una voce dove più che tedesco ha l'accento genovese...

Insomma, l'imitazione in sè è una vera schifezza, sia nella forma sia nei contenuti...almeno facesse ridere se ne potrebbe parlare, ma così...

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Scritto da: l'acero 14/11/2006 16.10



Vedi, con il tempo rimangono quelli forse più bravi, ma sicuramente anche al tempo loro c'erano quelli volgari, se ti ricordi ad esempio le riviste del varietà, l'avanspettacolo ecc.

Senza contare che Totò allora non era sicuramente considerato un grande, anzi. A volte la nostalgia crea brutti scherzi.

Le eccezioni come tu dici ci sono anche oggi e forse saranno i rimpianti di domani.

Inoltre una volta i personaggi erano sicuramente meno pubblici, non c'era la TV, poca radio, solo qualche foto.

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Quello che dici è vero, ma resta il fatto che i comici veri riescono a far ridere senza far ricorso alla volgarità.
Non c'è nessuna arte, solo volgarità.
Così ci riescono tutti a fare i comici!

Senza replica è forse eccessivo sì, senz'altro però senza essere guardati male o in modo storto...magari rifugiandosi nel luogo comune di bigotti...

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Scritto da: l'acero 14/11/2006 16.12



Senza replica mi sembra un po' eccessivo. Almeno in Italia.

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Scritto da: WARWARWAR 14/11/2006 18.42


Quello che dici è vero, ma resta il fatto che i comici veri riescono a far ridere senza far ricorso alla volgarità.
Non c'è nessuna arte, solo volgarità.
Così ci riescono tutti a fare i comici!

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Finchè c'è qualcuno che ride di volgarità.

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Scritto da: rogito ergo sum 14/11/2006 16.42
a prescidnere dalla polemica se si possa fare o meno satira sul Papa, la parodia di Crozza è obiettivamente pietos: mi è capitato di darci un'occhiata l'altra sera, e veramente è desolante, non fa ridere per niente.

A parte poi che l'imitazione che fa del papa non è per nulla somigliante, gli fa una voce dove più che tedesco ha l'accento genovese...

Insomma, l'imitazione in sè è una vera schifezza, sia nella forma sia nei contenuti...almeno facesse ridere se ne potrebbe parlare, ma così...

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A me Crozza piace, come ho scritto le imitazioni del papa non mi disturbano, però su questa sono d'accordo con te.

La satira del potere, qualunque esso sia, è giustificabile se le finalità sono di alto respiro, e non mi sembra questo il caso, perchè il bersaglio polemico non è ben delineato e prevale una forma di irriverenza fine a se stessa.

A "otto e mezzo" Crozza ha dichiarato che non fa satira sul mondo musulmano per non cadere nello stereotipo del musulmano integralista.
E'quantomeno contraddittorio l'atteggiamento di chi attacca una cultura religiosa che ha consentito, pur tra mille vicissitudini, la nascita di un modello di società aperta, democratica e pluralista, ma passa sotto silenzio i problemi di un mondo come quello musulmano in cui sono presenti larghe sacche di oscurantismo.

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Scritto da: phiradas 14/11/2006 20.47

La satira del potere, qualunque esso sia, è giustificabile se le finalità sono di alto respiro, e non mi sembra questo il caso, perchè il bersaglio polemico non è ben delineato e prevale una forma di irriverenza fine a se stessa.

A "otto e mezzo" Crozza ha dichiarato che non fa satira sul mondo musulmano per non cadere nello stereotipo del musulmano integralista.
E'quantomeno contraddittorio l'atteggiamento di chi attacca una cultura religiosa che ha consentito, pur tra mille vicissitudini, la nascita di un modello di società aperta, democratica e pluralista, ma passa sotto silenzio i problemi di un mondo come quello musulmano in cui sono presenti larghe sacche di oscurantismo.

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Solo fifa

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Scritto da: l'acero 14/11/2006 20.55



Solo fifa

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Un cattolico come me in genere porge l'altra guancia a insulti del genere , qualche invasato di qualche altra religione invece potrebbe prendere una scimmitarra e staccare la testa agli spiritosoni che dovessero schersare sul suo credo...