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Rai, la salentina Marilù Lucrezio alla sede di Bruxelles
Nuova corrispondente dalla strategica sede belga: è specializzata in politica internazionale
di GIUSEPPE MAZZARINO
07 Agosto 2020
La giornalista pugliese Marilù Lucrezio, per l’anagrafe Maria Luce, nata ad Ugento (Lecce) il 19 settembre del 1968, inviata del Tg 1 (in particolare in zone di guerra ed aree di crisi, dopo uno specifico «corso di sopravvivenza»), sarà da settembre la nuova corrispondente della Rai dalla strategica sede di Bruxelles.
Laureata in lingue (parla inglese, francese, spagnolo, russo e giapponese), esperta di politica internazionale, ha frequentato l’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino nel biennio 1994/96 , si è specializzata in Giornalismo alla State University of New York, diventando professionista nel 1997.
È entrata nel 1997 in Rai, alla redazione esteri del Giornale radio, e da subito si è specializzata in politica internazionale e militare, seguendo in particolare il difficile processo di pace in Irlanda del Nord. Passata al al Tg 1, è stata inviata in zone di guerra e guerriglia e in aree di crisi, ma ha coperto anche la cronaca politica, interna ed internazionale. Di particolare rilievo i suoi servizi da Libia, Tunisia, Haiti, Afghanistan, Stati Uniti, Cuba, Filippine, Marocco, Pakistan, Arabia Saudita, Libano, Niger, Kosovo, Sri Lanka (dove è stata arrestata perché i militari avevano scoperto fra i suoi bagagli documenti sulle Tigri Tamil e l’avevano presa per una spia), Iraq, Siria, Israele, Russia, Cina e dalla striscia di Gaza. È stata a bordo della portaerei Eisenhower diretta in Somalia, imbarcata con i top gun americani ed ha seguito come giornalista embedded missioni militari Nato ed Onu in varie aree del globo.
Ha realizzato interviste a capi di Stato e di governo ed a leader politici come Rudolph Giuliani, il presidente siriano Assad, Saad Hariri, Nicolas Sarkozy, Walid Jumblatt, il segretario generale della Nato Stoltenberg; ma si è anche addentrata nelle banlieu parigine riuscendo ad intervistare fiancheggiatori dell’Isis dopo la strage del Bataclan.
Ha raccontato il massacro di Beslan, in Ossezia; per dieci anni si è recata spesso in Afghanistan, seguendo sui Lince ed in trincea i soldati italiani. Nel 2014 ha vissuto i bombardamenti israeliani su Gaza. Durante la primavera araba ha scoperto un giro di trafficanti di esseri umani operanti al confine tra Libia e Tunisia, li ha seguiti di nascosto per due mesi, documentando i loro traffici; stava per essere sequestrata dagli schiavisti, e si è salvata per il rotto della cuffia fuggendo da un ingresso secondario dell’hotel dov’era alloggiata. Nel 2015 ha seguito per un anno i migranti dalla Grecia lungo i Balcani fino in Austria ed Ungheria, documentando campo profughi dopo campo profughi (ha subìto anche un paio di internamenti) il loro viaggio della speranza. Inviata in Venezuela, ha seguito per le strade le proteste contro Maduro, documentando in presa diretta scontri e repressioni. Nel 2012 ha seguito imbarcata su navi da guerra la missione europea Atalanta che ha combattuto la pirateria nel Corno d’Africa e nell’Oceano Indiano.
Sul piano della politica europea, ha seguito sul campo le vicende inerenti la crisi greca, la Brexit e l’indipendentismo catalano.
Io non sono uno che fa fotografie.....sono uno che guarda
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