l'acero, 02/05/2011 16.46:
Tu scrivi che io metterò le immagini
02 maggio 2011, il mio incontro con tre geni
Forse qualcuno di voi non sa che a Torino, conservate nel caveau della biblioteca reale (la biblioteca storica della città , voluta dai Savoia e risalente alla prima metà dell'ottocento) con particolari condizioni di luce e temperatura sono conservate alcune opere originali di Leonardo Da Vinci, come il famoso autoritratto e l'altrettanto celebre
codice del volo, dove il genio toscano aveva riportato tutto quello che aveva scoperto riguardo alla capacità di volare degli uccelli e ponendo le basi di quella scienza che oggi si occupa di costruire macchine volanti tra cui anche quelle usate per esplorare lo spazio.
Il Jet Propulsion Laboratory (JPL) di Pasadena è il laboratorio per lo più dedicato all'ideazione, al progetto e alla costruzione di sonde spaziali senza equipaggio della NASA. Il suo direttore è Charles Elachi, un signore di origine libanese, che si è fatto strada grazie alle sue straordinarie capacità . Era infatti considerato il migliore studente di scienze del mondo arabo.
Ora, immaginate per un momento cosa ha dovuto significare per una persona che ha dedicato tutta la sua vita a realizzare esploratori cibernetici in grado di volare nello spazio, ritrovarsi faccia a faccia con il primo e più importante mattone della meravigliosa costruzione che è la scienza odierna, il manoscritto originale del codice del volo di Leonardo. Tutti gli studi di Elachi hanno le loro basi in quel piccolo libretto, tutte le sue straordinarie realizzazioni devono gran parte della loro efficacia e del loro funzionamento a quelle poche pagine.
E' il genio del ventunesimo secolo che si inchina al genio del quindicesimo e il tg Leonardo ci ha mostrato questo incontro.
Nella mattinata di ieri, 2 maggio, giorno in cui tra l'altro ricorre
l'anniversario della morte di Leonardo Da Vinci, ho potuto conoscere quest'uomo (che come molti personaggi straordinari è di un'umiltà commovente) che ha descritto agli studenti, ai giornalisti e a chi voleva assistere, il suo incontro con il "grande capo". Siamo stati testimoni di un evento capace di rimettere in movimento il sangue ai morti. A questo aggiungete il fatto che ci è stata data in anteprima mondiale la notizia, poi riportata dal tg Leonardo, che il genio di Vinci avrebbe volato su Marte: una copia digitalizzata del codice del volo parteciperà alla prossima, imminente (si parla di Novembre di quest'anno come data di partenza) discesa su Marte. Chissà cosa direbbe il grande maestro se potesse parlare...
E' stata per me una mattinata intensa, di emozioni che non è possibile descrivere pienamente con un codice linguistico soprattutto perché la genialità mi lascia sempre piuttosto spiazzata, ne percepisco l'energia, la forza, ma se tentassi di afferrarla mi sporgerei troppo e precipiterei nel baratro della mia ignoranza. Così non mi resta altro da fare che assistervi da una certa distanza, in ammirato silenzio, come si fa quando si ascolta un brano musicale particolarmente vivo, uno di quelli che passa direttamente dal nostro canale uditivo al nostro cuore.
Forse qualcuno di voi si starà chiedendo chi sia il terzo genio a cui faccio riferimento nel titolo...è la donna che ha cercato di immaginare come avrebbe reagito Leonardo se gli avessero detto che quello che lui aveva percepito e fortemente sperato, ma realizzato solo nei suoi sogni, ora era una realtà , una realtà a cui lui avrebbe potuto partecipare...il primo e unico uomo del rinascimento che varca limiti noti per sbarcare nell'ignoto. Questa donna la cui umanità viaggia oltre i confini e il cui genio si palesa in idee come quella di
far volare Leonardo su Marte si chiama Silvia Rosa-Brusin.
[Modificato da Rafikik 03/05/2011 08:25]
Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana... e non sono sicuro della prima. (Albert Einstein)
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti. (Albert Einstein)
La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre. (Albert Einstein)
E' brutto dover mettere nel mucchio della "gente"
una persona che si era tenuta preziosamente fuori...
"Perché in fondo il mare ha un lato, un solo lungo lato blu e anche lo sguardo più allenato non può vederne mai di più, mentre chi vive accanto a un fiume, anche se è grande come qui, vede benissimo il confine e non può credere ai miracoli" (D. Silvestri)
Ne ho ben donde di siffatte ciufole! (Raul Cremona)
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario e quelle che non lo capiscono.