Cara Luisella, ti ricordi di me? Sono Marina Sbardella Caporedattore sport de la 7 fino allo scorso 31 dicembre, quando, raggiunti i 40 anni di servizio ho chiuso la porta e me ne sono andata. ...In pensione. Perche'? Perche' ero stanca di combattere con gli "ometti" che per 35 anni di professione mi hanno, nella migliore delle ipotesi, sopportata. Per non dire boicottata o fatto la guerra. Senza impedirmi pero' di fare una carriera di cui sono orgogliosa.
Del resto 35 anni fa parlare di sport in televisione non era da tutti. Figurasi se a farlo era una donna, figurarsi se era anche bella, figurarsi se si preparava con caparbieta' ed otteneva anche consensi senza le minigonne ascellari della Parietti. Figurasi se veniva scelta per condurre Mondiali, Olimpiadi, Europei, tg, settimanali....Figurarsi se otteneva anche i consensi del pubblico che dicevano "...pero' quella e' l'unica donna che sa di sport". Grazie a tutti i telespettatori che mi hanno sostenuto.
Grazie al mio grande Direttore di TMC Ricardo Pereira e prima ancora a Renzo Arbore che mi inseri’, insieme con Isabella Rossellini, Irene Bignardi, Fiorella Gentile nel ruolo del “le donne parlanti” de “ L’altra Domenica”. Gia’ da allora ho dovuto sostenere la ridicola protesta, al povero Barendson, dei meschini colleghi del tg2 sport che volevano il mio posto. Nomi altisonanti di cui evito di fare i nomi perche’ sono una signora.
Pochi giorni prima di lasciare la 7 ti incontrai per caso fuori via Novaro mentre, prima di andare in onda, invece di pensare a trucco e parrucco, pensavi a ripassare dei concetti che volevi imprimerti bene in mente. Professionale, non c'e'che dire! Errato! Che ingenuita' cara Luisella farsi vedere a ripetere cio' che avresti dovuto fare in privato. Immagino i commenti: "...quella si impara tutto a memoria". Mi femai per salutarti e per farti i complimenti. Sei brava, bella e professionale. Ti consigliai di parlare meno e di non mettere in difficolta' Telese. Te lo saresti mangiato in sul boccone pur esprimendo la meta' dei concetti. Gli uomini, anche se bravi, si mettono subito in competizione con le donne. Noi abbiamo la bellezza in piu', loro soltanto le cravatte....Consiglio che hai accettato ma non hai messo in pratica.
Gia' la conduzione e 2 e' difficile (se ne accorgera' Porro), figurarsi dividere gli spazi con una giornalista caparbia e preparata come te. Se non sei la Gruber che pretende, e fa bene, tutta la scena, se non sei la Annunziata, La Carra' o la Venier ...tutta la scena sara' difficile conquistarla.Gli "ometti" vogliono la "valletta". Guarda il ruolo che aveva la "prima" Ritanna Armeni accanto a Ferrara. E la Palombelli? Una parola era poca...due erano troppe. Eppure Ritanna e' riuscita posteriori a ritagliarsi uno spazio da sola e la Palombelli, beh …chi l’ammazza Barbara! Pensa che oggi sul Corriere della Sera ho letto un articolo in cui Baudo, per difendere le “vallette” di una volta dalle “veline” di oggi faceva riferimento alla Goggi. Hai capito bene? Ancora non ha capito Baudo che era lui a fare da valletto a Loretta Goggi!
Non hai bisogno dei miei ulteriori consigli per capire che gli uomini non vogliono ne' ombre ne' confronti che possano rubargli anche per un solo minuto la scena. Fatti furba. Rifletti e trova il modo di uscire fuori da sola in un programma tutto tuo. Meglio poco, ma intero.
Se continua a riuscirci la D'Amico che deve avere il timpano bucato per ascoltare e ripetere in simultanea tutto quello che gli suggerivano i vari Corcione a Sky e non so chi ad Exit, puoi riuscirci anche tu che di auricolari non hai bisogno. Tieni duro e in bocca al lupo.
P.S. A proposito l'unico mio rimpianto nel lasciare la 7 e' stato quello di non poter lavorare con un grande come Enrico Mentana. Del resto lo sport Enrico o lo fa lui (vedi Mediaset) o non e' importante. Infatti a la 7 lo sport e' morto. E a me non andava proprio di reinventarmi a 60 anni. Preferisco mantenere i miei incarichi internazionali FIFA e Uefa (questi si che sono stati grandi riconoscimenti!) e fare la nonna. Pero' (mi chiamano Cassandra) non credo di sbagliarmi nel ritenere che Enrico, grandissimo Direttore, il migliore in questo momento, malgrado la sua finta arroganza non abbia alcun timore delle donne e, al contrario, sappia valorizzare i professionisti. E le professioniste naturalmente. E non ha alternative a se stesso alla conduzione. Fossi in te lo inviterei a prendere un caffe. Spero di vederti presto in onda. Non “in onda”: Baci e in bocca al lupo Marina Sbardella. Una veterana
Io non sono uno che fa fotografie.....sono uno che guarda
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