I tacchi di Manuela su Il Messaggero
IL MESSAGGERO
martedì 5 Aprile 2005
CONTRACCOLPI IN TV
Rai, dopo i commenti sul voto arriva una raffica di nomine
di ALBERTO GUARNIERI
ROMA - La Rai del Polo, sconfitta alle Regionali e in procinto di rinnovare i propri vertici, tenterebbe un colpo di mano. Nel Cda di oggi c’è all’ordine del giorno il prolungamento del contratto a Bruno Vespa dal 2007 al 2010, ma il direttore generale Flavio Cattaneo avrebbe intenzione di proporre al più presto la promozione a dirigente di 40 dipendenti, tra cui una delle addette di segreteria. Un blitz denunciato non solo dall’opposizione ma anche, sia pure dietro le quinte, da alcune forze di maggioranza, a dimostrazione che il clima a viale Mazzini è da resa dei conti.
Intanto ieri sera la tv pubblica, e tutte le private, hanno parzialmente abbandonato le sterminate dirette religiose per dedicarsi anima e corpo alle elezioni. Sky e La 7 con propri sondaggisti (Piepoli e Pagnoncelli), Rai e Mediaset nel segno della Nexus, hanno, dalle 15 a tarda notte, affrontato la tornata elettorale. Prevalenza di uomini ”di destra” in video e per una volta, di fronte alla sconfitta dei propri beniamini, anche esempi di umorismo.
Strepitoso Giuliano Ferrara, che - dopo aver parlato apertamente di «brutta botta per Berlusconi - ha dovuto comunicare come, per necessari controlli clinici - sarà probabilmente assente stasera dal video. «Ma chi dirà che lo faccio perché ho perso - ha detto - sappia che lo strozzo». Ironia involontaria invece quella del presidente della Swg che, commentando il risultato della Bresso, ha parlato di una sua «velocità superiore». Facendo sorridere, visto che la neo governatrice si chiama Mercedes.
La giornata comunque è corsa via prevalentemente all’insegna dell’aplomb. Sembravano tutte tv molto british, se si escludono i tacchi a spillo di una conduttrice del Tg2 e lo sgabello scelto da Bianca Berlinguer (Tg3) e Maria Latella (Sky). E infatti non ci sono state tra l’altro le protest e, ripetute nelle precedenti consultazioni, del centrosinistra per titoli e taglio dell’informazione sui canali pubblici.
Tanta compassatezza ha impedito anche di far vivere con la dovuta emozione il dietrofront dei sondaggi Nexus a metà pomeriggio, quando la vittoria dell’Unione in 11 Regioni è stata improvvisamente messa in discussioni da nuove proiezioni in Lazio, Puglia e anche Piemonte. «Abbiamo dato unpo’ di suspence» scherza il presidente dell’istituto Fabrizio Maisa, soddisfatto del lavoro svolto. Il dato ”anomalo” è poi stato riassorbito nel giro di due ore. Tanto da far pensare che il dibattito in corso sul Tg5 (con Lamberto Sposini) alle 18, partecipanti La Russa, Marini e Bersani, potesse già sancire la parola fine sulle elezioni.
Ma sarebbe stato far torto a Vespa: che ha portato in video alle 23 Gianfranco Fini, con una significativa disamina della sconfitta della Casa delle Libertà. Alle spalle del conduttore un grande cartello: Vince l’Unione. D’altro canto, tra i consueti frizzi e lazzi, lo aveva ammesso anche Fede.