Cristiano Ronaldo e l'ovazione allo Juventus Stadium: "Mai successo in vita mia" Fonte goal.com
Intervistato in esclusiva da DAZN, Cristiano Ronaldo ricorda il goal in rovesciata alla Juventus e l'ovazione dello Stadium: "Un momento incredibile".
Intervistato in esclusiva da DAZN, che lo ha annunciato come proprio Global Ambassador, Cristiano Ronaldo torna su uno dei goal più spettacolari e al tempo stesso pesanti segnati in carriera, ovvero quello realizzato la scorsa primavera in casa della Juventus nel match di andata dei quarti di finale di Champions League, doppio confronto poi vinto dal Real Madrid.
Una rovesciata di tale bellezza da far alzare in piedi per applaudirlo l'intero stadio bianconero: "Se quella standing ovation ha influito sulla mia scelta di venire alla Juventus? Alcune persone dicono di sì, altre dicono di no. Posso dire che i piccoli dettagli fanno la grande differenza alla fine della giornata quindi... dirò che quanto visto in quello stadio aiuta, ad essere onesti. Non al 100%, ma in parte ti fa pensare, tu dici voglio trasferirmi, questo club lo conosci".
"Purtroppo ho segnato quel goal al mio club attuale, ma comunque questo è il passato. Secondo me è uno dei migliori goal della mia carriera fino ad ora. E ovviamente quando la gente ha iniziato ad applaudirmi nello stadio, io ho pensato "Wow". Mi ha sorpreso molto perché questo non è mai accaduto nella mia vita, quindi è stato un momento incredibile", racconta ancora Ronaldo, che sabato scorso ha esordito in maglia bianconera al Bentegodi contro il Chievo.
L'obiettivo della Juventus resta quello della Champions League, ma "lo dico sempre: la Champions League non è un'ossessione. Vogliamo vincerla, ma è un torneo dove tante cose possono succedere nel frattempo. Ci concentreremo sul campionato, sulla Serie A, la Coppa Italia e ovviamente la Champions League. E' un pesante fardello, ma bisogna fare un passo alla volta. Dovremo vivere momenti fortunati e... non lo so cosa succederà. passo dopo passo vedremo. Quest'anno, l'anno prossimo e quello dopo ancora. Ma l'obiettivo di questo club è vincere, in qualunque competizione partecipi".
Nella sua esperienza alla Juventus, Cristiano Ronaldo non sta rinunciando al "suo" numero 7, una specie di prolungamento del suo nome e della sua stessa identità. "Ovviamente tutti sanno che è il mio numero preferito ed ho parlato con il club sin dall'inizio, poi ho parlato con Cuadrado che aveva la numero 7 e mi ha detto che era un onore per lui cedermi la sua maglia. Mi ha sorpreso il modo in cui il club mi ha aiutato e come Cuadrado ha accettato con grande piacere. Sono davvero felice di continuare a indossare la maglia numero 7".
L'intervista ha toccato anche argomenti più personali, come la paternità. Dei suoi quattro figli, Cristiano Jr. è quello più grande e apparentemente già determinato a seguire le orme del padre. "È molto competitivo. È come me da piccolo. Non gli piace perdere. Diventerà come me, ne sono sicuro al 100%. Mi piace insegnarli alcune cose, ma alla fine sceglierà lui cosa fare e avrà sempre il mio sostegno. Però, certo, mi piacerebbe che diventasse un calciatore perché penso che anche lui abbia quella passione. È potente, veloce, ha buona tecnica, un buon tiro. Non gli metterò pressione, però naturalmente per me sarebbe un sogno vederlo un giorno diventare un calciatore".
Una delle qualità che ha reso famoso Cristiano Ronaldo anche fuori dal rettangolo di gioco è la cura della sua persona: un fatto che lo ha reso il testimonial perfetto per stilisti e tutto quanto rappresenta il suo personale stile di vita: "Non è un'ossessione per me vestirmi bene, ma una cosa naturale. Io sto bene perché sono io... sto scherzando. Ogni cosa è importante, vestirsi bene, avere un buon profumo. Non riguarda solo le donne. Alle donne piace guardare qualcuno vestito bene: piace alla mia ragazza, a mia madre, alle mie sorelle e a tutte le persone che mi circondano. Donne o uomini, fa parte della nostra cultura. Non si tratta di ossessione ma di attenzione ai dettagli che fanno la differenza per me".
Un'intervista che tocca anche le passioni extracalcistiche di CR7: "Sì, per esempio mi piace l'UFC, guardare i combattimenti. Mi piace guardare anche il tennis e il basker: il ping-pong è il secondo sport che so giocare meglio. Ma come spettatore dire l'UFC, mi piace assistere ai combattimenti"