Francesca Barra

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Domani a Roma, inizierò a commentare la cronaca a La vita in Diretta. Nello spazio di Marco Liorni. Ore 18.00 rai1.

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Io non sono uno che fa fotografie.....sono uno che guarda

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E' tempo che le donne tornino farfalle. Voglio raccontarvi una storia. Tre sorelle: Patria, Minerva, Maria Teresa Mirabal. Il nome in codice che avevano scelto era Mariposas, ovvero farfalle. Creature libere di combattere per la liberazione del proprio Paese e contro la dittatura trujillista. Erano nate a Ojo de Agua in provincia di Salcedo, Repubblica Dominicana. Vennero, per la loro resistenza,
torturate in una piantagione di canna da zucchero. Massacrate a bastonate, strangolate e dunque uccise, insieme con l’autista. Accadde il 25 novembre del 1960. Ecco, mi piacerebbe che nelle nostre anime potessimo tatuarci tutte farfalle libere di vivere, amare, combattere per gli ideali. E non solo vicino all'inguine per eccitare. A loro mille di questi giorni che non sono 8 marzo o 25 novembre. Ma ogni straordinario giorno di vita.A loro, alle donne che insegnano ai propri figli a rispettarle come fossero ali di farfalle. Delicate, ma in grado di arrivare ovunque. Grazie a chi ci libererà.

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Da domani inizio una nuova avventura.saró inviata di Matrix

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Chiude dopo oltre 4anni di servizio eccellente e unico: la bellezzacontrolemafie, su radio1 rai. Si spegne la mia voce in radio ed uno dei lavori più utili e meravigliosi che abbia svolto. Ma soprattutto si spegne la vostre voce. Quella che nessuno, in nessun altro canale, avrebbe fatto udire. 2000 storie. Nessuna esclusa. Da anni ci occupavamo di terra dei fuochi prima che la conosceste attraverso uno strumento più veloce: la tv. Per me, non esistevano vittime di serie A e vittime di serie B. Ho intervistato Roberto Saviano e aspiranti scrittori. Donne e uomini che hanno potuto riscattare la memoria dei propri cari. Giornalisti locali, preziosissimi, e firme note al grande pubblico. Attori, cantanti impegnati. Deputati, sindaci, associazioni, volontari. Ho conosciuto, grazie al programma, quella che è diventata la mia seconda famiglia, i Francese. E per questo, anche solo per questo, sarò per sempre grata a radio1. Ho intervistato preti di frontiera, viaggiato. Mi sono sporcata le scarpe e le mani e poi le ho ripulite con la bellezza delle storie. Sono stata sotto le vele di Scampia, al santuario della madonna di polsi, a Cinisi da Peppino Impastato e in tanti luoghi. Non sono rimasta seduta alla scrivania. Non ho rubato la paternità di nessuna battaglia, ma sono stata al vostro fianco. Ho avuto tantissimi premi e li ho tutti restituiti e dedicati a voi. Perchè voi siete i protagonisti, io sono stata una cerniera fra i fatti e l'interpretazione. E li ho uniti, incollati, tenuti stretti al cuore. Nessuno di voi uscirà dalla mia memoria. Io credo nella legalità, nella bellezza, nelle battaglie senza bandiera. Io credo in voi. Nei giovani. Negli ultimi due speciali ho potuto parlare del post maltempo in Basilicata, nessuno l'ha fatto. Fatevi una domanda, datevi tante risposte. E indignatevi una buona volta. Vorrei precisare che il programma l'ho realizzato DA SOLA, per i primi due anni con la regista Roberta Di Casimirro e poi con Enrico Magli. Che non sono stati solo registi, ma hanno abbracciato il progetto e sostenuto senza orari e giorni di ferie, la realizzazione delle puntate. Non ho mai avuto una redazione. I libri di cui ho parlato sono stati tutti letti...nel bene e nel male, la responsabilità è stata sempre mia. Grazie a tutti . — con Francesca Barra.

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